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Albicocche disidratate: come scegliere le migliori, per mantenere in salute organismo, capelli e pelle

Albicocche disidratate: un’alternativa per consumare il goloso frutto estivo anche fuori stagione e godere delle sue proprietà

L’albicocca è un frutto estivo. Morbido, con la buccia setosa e colorata, la polpa succosa, dolce e vagamente acidula: insieme a pesche, nespole, meloni e angurie, le albicocche sono uno dei frutti-simbolo dell’estate, perché la loro maturazione e raccolta avviene solitamente tra la metà di maggio e la fine di luglio. Però, nella loro forma disidratata, le albicocche possono essere consumate anche fuori stagione ed è possibile godere delle loro numerose proprietà non solo durante il periodo estivo.

Cosa sono le albicocche disidratate?

Le albicocche disidratate non sono altro che i frutti freschi privati del nocciolo interno (armellina) e, poi, dei loro liquidi grazie a un processo di disidratazione che, per tradizione, avviene esponendo il frutto ai raggi solari. Da tempo, ormai, la disidratazione dei frutti viene effettuata ricorrendo a speciali essiccatori o, se praticata in forma domestica, con un essiccatore di ridotte dimensioni o un buon forno.

Questi processi meccanici privano il frutto dell’acqua contenuta all’interno della polpa, ma non eliminano le sostanze nutritive che la caratterizzano. Vitamine, proteine, fibre vegetali e sali minerali restano inalterati.

Cosa contengono?

In particolare, le albicocche contengono naturalmente ottime quantità di vitamina A ed E, pochissimi grassi (praticamente inesistenti), buone percentuali di calcio, potassio, fosforo e ferro.

Facendo parte della famiglia della frutta secca, anche le albicocche disidratate sono un’eccellente fonte di energia. La loro introduzione all’interno di una dieta ponderata e di uno stile di vita attivo favorisce l’integrazione e il veloce recupero delle sostanze nutritive consumate durante un’intensa attività fisica o dopo uno sforzo prolungato.

Come scegliere le migliori albicocche fresche e disidratate
Se vuoi fare scorta di albicocche disidratate e hai la possibilità di prepararle in casa, compra la frutta fresca badando in particolare alla sua consistenza e al suo grado di maturazione. La buccia deve essere liscia, compatta, vellutata, di colore arancione con leggere sfumature rosse. Il frutto deve emanare un dolce sentore. Poiché le albicocche fresche si deteriorano velocemente, è opportuno consumarle, trasformarle in confettura o disidratarle entro un paio di giorni dall’acquisto.
Se, invece, vuoi gustare ottime albicocche già disidratate, sceglile in base alla consistenza della polpa e alla loro colorazione. Il frutto deve essere morbido, ma compatto, leggermente fibroso. Il colore deve tendere all’arancione, senza essere particolarmente brillante. Un’albicocca disidratata leggermente scura indica l’assenza di sbiancanti (solfiti) nel trattamento di conservazione: infatti, frutti eccessivamente sbiancati indicano l’uso di conservanti come l’anidride solforosa (E220), usati per mantenere il colore acceso delle albicocche. Per andare sul sicuro, meglio affidarsi ai prodotti biologici: per legge, infatti, gli alimenti bio non possono contenere solfiti.

Come consumare le albicocche disidratate

L’assunzione delle albicocche disidratate tra un pasto e l’altro o come ingrediente di un piatto, dolce o salato, aiuta a rendere varia, saporita e ricca qualsiasi dieta e contribuisce anche alla salute generale dell’organismo.

In alcune preparazioni alimentari, le albicocche disidratate possono sostituire in parte o completamente lo zucchero. Sicuramente, da sole o mixate con altra frutta disidratata, come datteri o mirtilli, le albicocche disidratate di riconosciuta qualità, come quelle biologiche a marchio Ventura della linea “Vita a colori”, possono essere usate come valide e sane alternative alle normali caramelle industriali. Sono morbide e gustose: attraverso una masticazione lenta e consapevole, sono in grado di placare anche gli appetiti più… golosi.

I benefici sull’organismo

Poiché contengono buone percentuali di fibre vegetali, le albicocche disidratate sono dei validi lassativi. Forniscono un ottimo aiuto all’apparato digerente, favorendo un veloce transito del bolo alimentare all’interno degli organi interessati e stimolando la digestione e l’evacuazione del cibo. Inoltre, combattono la spossatezza cronica o quella stagionale legata a una maggiore perdita dei sali minerali conseguente alla sudorazione. Sono ottimi antiossidanti che supportano l’organismo nel contrastare il suo normale invecchiamento e agiscono anche sul sistema cardiocircolatorio, contribuendo a regolarizzare il battito cardiaco, a fluidificare il sangue e a mantenere bassi i livelli di colesterolo.

Come avere pelle e capelli al top con le albicocche disidratate

Le conclamate qualità delle albicocche disidratate estendono i loro benefici anche alla pelle e ai capelli.

Poiché stimolano la produzione di melatonina, le albicocche disidratate aiutano ad avere e a mantenere una bella abbronzatura. Inoltre, coadiuvando l’azione protettrice degli schermi solari, le proprietà antitumorali delle albicocche contribuiscono a proteggere l’epidermide dall’insorgere di gravi patologie.

In generale, il consumo di albicocche disidratate, ricche di qualità antinfiammatorie, migliora la qualità della pelle di tutto il corpo, riducendo la produzione di sebo e la conseguente proliferazione di brufoli e foruncoli. La scarsità di grassi tipica del frutto allontana anche il rischio dei radicali liberi e, quindi, il precoce invecchiamento della pelle.

Dalle albicocche disidratate, si ricava anche un olio elasticizzante, che ha proprietà simili a quelle del miele. Spalmato sul corpo o usato come balsamo per i capelli, rende la pelle morbida e setosa, nutre i bulbi piliferi e ripara i capelli secchi, rovinati dal sole e dal vento, garantendo una chioma lucida e sana. Il consumo giornaliero di 5 o 6 albicocche disidratate assicura all’organismo quasi l’80% del fabbisogno quotidiano di vitamina A, un antiossidante che agisce efficacemente sulla cute, evitando l’insorgere di secchezza e forfora.