Scelta del nome figlio

Come scegliere il nome del proprio figlio per Non pentirtene in futuro

Non sai come scegliere il nome del proprio figlio? Nel 2018 è ancora uno dei dilemmi in forte crescita, per i genitori che concepiscono un bambino.

Il nome da affidare al proprio bambino, è la prima responsabilità grossa che tocca al genitore. Sarà l’attributo che il figlio si porterà con se per il resto della sua vita, quindi bada bene e non prendere la situazione sottogamba.

Non pensate ai parenti

Care mamme papà, siamo nel 2018, quindi è inutile dare al figlio, il nome del nonno, della zia o peggio ancora del bisnonno.

Senza nulla togliere ai parenti, ma spesso ci sono dei nomi così “antichi”, che un figlio ai tempi d’oggi, dovrebbe portar con se per il resto del tempo. Siate originali e creativi, date dei nomi che vi ispirano senza pensare a terzi.

Nomi stranieri bellissimi

Quando diciamo “siate creativi per scegliere il nome di un bambino“, si intende anche dare al proprio figlio un nome straniero.

Secondo una ricerca, negli anni i nomi stranieri per bambini italiani, sono sempre più apprezzati. Sia per un fascino tutto loro, che per l’originalità di non sentirsi quasi mai nominati. Qualche esempio:

Michael, Jacob, Joshua, Daniel, Ethan, Christopher, William, Matthew, Anthony o Alexander. Questi sono solo alcuni dei più belli nomi stranieri, da poter assegnare al figlio maschio.

Per le femminucce, ecco qualche altro esempio: Adele, Alicia, Alexis, Allison, Alberta, Angelina, Anastasia, Angie, Belen, Catherine, Charlotte, Christine, Ida o Krystal.

L’elenco potrebbe essere davvero infinito, e se avete paura di cosa ne pensa la Legge Italiana al riguardo, non c’è problema: sono ammessi nomi stranieri per bambini italiani, a patto che riportino le lettere dall’alfabeto italiano.

Non sono ammessi nomi puramente ridicoli

A confermare tale scelta è la Legge Italiana stessa, che non ammette che un genitore assegni al proprio figlio, un nome chiaramente ridicolo o addirittura vergognoso.

Un esempio è accaduto proprio anni fa, due genitori della città Genova, voleva dare come nome “Venerdì”. Così l’addetto all’Anagrafe si rifiutò di registrarlo, perché ritenuto vergognoso e ridicolo.

A confermare tale rifiuto è stata proprio la Corte di Appello che non lo consentì per via del “carattere ridicolo e suscettivo di ironia e scherno, in grado di arrecare un grave nocumento alla persona che lo porta“.

Attenzione al significato

Un altro elemento importante per assegnare un nome al bambino, sta nel significato stesso di quest’ultimo.

Ogni nome ha una sua etimologia, più o meno bella. Potrebbe verificarsi che nonostante vi piaccia un determinativo nominativo, non sarà sarà così anche per il suo significato.

Biagio ad esempio, è un nome molto apprezzato e assegnato da molti genitori italiani. Poco bello è il suo significato, che proverebbe da “blaesius“, che tradotto in italiano sarebbe balbuziente.

Voi avete già pensato a quale potrebbe essere il nome del vostro maschietto o femminuccia?